Storia locale e archeologia
Storie di francesi nella Sardegna sabauda. Spazi, risorse economiche e consoli alla vigilia dell’Unità
Sara CossuIl volume traccia i lineamenti essenziali della presenza economica francese in Sardegna e dei circuiti mercantili che passavano attraverso Liguria e Piemonte, individuando il ruolo svolto dai consoli francesi e dai loro referenti locali all’interno di precise dinamiche politiche, economiche e sociali dispiegatesi a Cagliari e nell’Isola nel decennio preunitario. Risulta pertanto centrale la figura del console, da intendersi come agente commerciale, grazie alla sua capacità di interpretare le relazioni economiche e di fornire preziosi spunti interpretativi sull’imprenditoria, sulla società e la cultura sarde. In tal modo, l’indagine si inserisce nel filone di ricerca sulle reti commerciali e sulle città portuali in ambito mediterraneo.
Attraverso l’analisi e la valutazione degli investimenti, delle attività economiche e delle strutture imprenditoriali, oltreché trasmettendo i tratti dell’integrazione territoriale sarda nell’economia franco-ligure-piemontese, il libro propone di delineare il profilo della comunità francese (è fornita una lista di circa 230 francesi) da cui provengono parte degli attori coinvolti nell’export, nell’import (tra i quali i Thorel) e in nuove iniziative imprenditoriali (tra questi i nobili De Jabrun e De Retz). Emergono inoltre significativi riferimenti alle iniziative di un numero crescente di imprenditori sardi, molti dei quali aristocratici, interessati alla sperimentazione nel settore agricolo.
Sono singolarmente prese in esame le quindici sedi delle agenzie consolari e dei viceconsolati sparsi lungo le coste con riferimento ai titolari: Alghero (Peretti), Bosa (Murru, Pischedda), Carloforte (Romby), Castelsardo (Federici), Longonsardo (Vincentelli), La Maddalena (Viggiani), Muravera (Paderi, Pisu Maccioni, Sulas), Oristano (Uda, Bresciani, Spano di San Martino), Orosei (Gusai, Loche, Quesada), Pula (Costa), Sant’Antioco (Campus), Sassari-Porto Torres (Conti), Siniscola (Ruju, Trubbas, Farris-Nieddu, Meloni), Terranova (Bellisirena, Bardanzellu) e Tortolì (Zara, Filippi, Cardia).
Una parte del volume è poi dedicata alle descrizioni dei “ritardi” socio-economici e culturali della popolazione sarda, su cui insistono diversi consoli, per i quali l’occupazione dell’Isola da parte di una potenza come la Francia avrebbe portato a interventi tesi a valorizzare il territorio e le sue innumerevoli risorse. Viene inoltre riportata un’inedita vicenda legata alla biografia del noto falsario Ignazio Pillito.
In ultimo, l’opera ricostruisce le biografie dei consoli (con particolare riferimento al periodo trascorso in Sardegna) che ressero il Consolato di Francia a Cagliari, durante il decennio preso in esame: Emmanuel Cottard, Jean Baptiste Henri Fourcade, Lucien Louis Bonaparte, François Raymond Léon Pillet (già Direttore dell’Opéra di Parigi tra il 1841 e il 1847), Charles Jean Baptiste Aladenize, Edmond Delaya, François Charles Defly, Augustin Robert Duflos de Saint Amand,Louis Auguste Gorsse e Jean Baptiste Viggiani (cancelliere).