Varie - Pensiero, filosofia, religione
La fatica della filosofia
Luciano Revello
Questo lavoro, costato all’autore ben undici anni di fatiche, spesso al limite dell’abbandono dell’impresa, è soprattutto il frutto di un lungo amore per il Filosofo. Tutta l’opera di Platone è riletta, pur facendo doveroso tesoro della lunga storia degli studi platonici, con occhi sgombri da qualsiasi pregiudizio ideologico o metodologico: perché se non si può essere veri filosofi quando tutto ciò che vien detto resta abbarbicato ad un qualsiasi presupposto, anche giustificato e solido, in quanto si cadrebbe nella sacra scrittura religiosa, ostile al fluire libero del pensiero e della fantasia creatrice (Heidegger), non si può neppure essere seri studiosi di filosofia, se le analisi sono condotte a partire da un pregiudizio ideologico, anche probabile e ammissibile. Ne ebbe chiara coscienza Platone stesso, che non volle restare prigioniero della “teoria delle Idee” e riservò le lezioni non destinate alla scrittura al momento dialettico preparatorio dei progressi del suo pensiero filosofico, come ci appare dagli ultimi difficili grandi Dialoghi. Chi può dire come si sarebbe svolta la civiltà occidentale se il passo dei lettori di Platone non si fosse fermato sulla soglia di quegli ardui Dialoghi? Per tanta parte fu erede del pensiero platonico la Chiesa cattolica, la quale ne esaltò gli aspetti trascendenti ed escatologici: è convinzione di chi ha scritto questo saggio, invece, che Platone avesse i piedi ben piantati sulla terra e che il momento metafisico del suo pensiero convisse e si intrecciò con lo sguardo ontologico sulle cose e con un atteggiamento realistico, e addirittura pragmatistico, nella considerazione di quelle cose stesse.
Il saggio si apre con una biografia culturale e filosofico-letteraria del Filosofo ed è scandito, secondo la terminologia di Platone stesso, nei due grandi momenti “della prima e della seconda navigazione”. La rilettura delle singole opere è puntualmente accompagnata dal richiamo diretto alle parole dell’autore (purtroppo in translitterazione latina) ed è sorretta dal riferimento ai più autorevoli e classici studi della filosofia, della linguistica, della letteratura e delle scienze umane, quali uno studioso di Platone può avere oggi a disposizione. La rilettura di ogni dialogo è preceduta da una introduzione storico-letteraria ed è seguita da una conclusione letterario-filosofica.
Si è voluta dare a questo studio, data la vastità e complessità della materia una struttura snella, testualizzando le note critiche ed i riferimenti alla storia degli studi ed essenzializzando le note bibliografiche: ciò nella speranza che esso possa soddisfare, oltre che, sommessamente, le esigenze di qualche studioso, soprattutto quelle delle persone che ritengono che le letture di filosofia completino ancora la cultura di un uomo moderno, soprattutto se questa completezza è offerta dal nome altissimo di Platone.
La rilettura del testo ha fatto riscontrare numerosi errori in esso, per lo più ascrivibili a ragioni tecniche e solo raramente a sviste dell’autore. Questi errori saranno eliminati in una nuova edizione. Un completo errata corrige sarà spedito a chiunque tra i lettori ne faccia richiesta.