Studi Ogliastrini 11

Fondata nel 1984 (la rivista festeggia con questo numero il 30° anno di attività!) dal compianto p. Vincenzo Mario Cannas che la diresse per quattro numeri fino al 1997, fu ceduta alla Diocesi di Lanusei, che ne affidò (1998) la direzione a Tonino Loddo che ancora la dirige. Tra i collaboratori ricordiamo Giancarlo Sorgia, Marcello Serra, Raimondo Zucca, Ferdinando Pilia, Angelino Usai, Giorgio Cavallo, Giuseppe Serri, Paolo Pillonca, Bruno Anatra, Francesco Carboni, Giacomo Mameli e soprattutto, molti giovani ricercatori che vi hanno trovato spazio editoriale.
In questo numero da segnalare, tra gli altri, i contributi di Rosanna Mesina, che svela il falso storico dell’Angius su Mannorry; di Francesco Virdis, che racconta alcuni drammatici episodi dell’Inquisizione in Ogliastra; di Giampaolo Porcu che narra i fatti che portarono (nei primi anni Sessanta del Novecento) i cittadini di Baunei a cacciare via in malo modo gli speculatori continentali che volevano comprare le coste del paese; di mons. Antioco Piseddu che si sofferma sulla tradizione bariese del nenniri di san Giovanni; di Tonino Loddo che si occupa di Berto Cara (Barisardo 1906 – Siena 1964), autore di sillogi poetiche e romanzi di buon valore; di Giovanni Idili che data al II sec. a. C. una statuetta di Ercole rinvenuta nel territorio di Ulassai.